Due patozz in mtb

Ritrovo a zola alle 10 nel parcheggio della piscina, oggi siamo in due, io e Adriana, e entrambe arriviamo al ritrovo in sella alle due ruote! Oggi siamo ecologiche, niente macchina per nessuna! Parto da casa piena di entusiasmo perché è più di una settimana che non pedalo con la mtb, ma dopo i primi km devo ridimensionare notevolmente l’euforia! Ieri il ds Andrea mi ha portato fuori a fare esercizi di forza, e, l’avrò anche fatta sta forza, ma devo aver perso le gambe per strada, perché oggi non le sento! Arrivo che Adriana è già in terrazza, e sono bella calda, perciò ne approfitto e mi tolgo il primo strato di vestiti, via l’antivento, e via i pantaloni che ho messo per il riscaldamento, ieri ho fatto la ceretta e oggi sfoggio i primi pantaloncini corti della stagione!! Partiamo in direzione Ponte Ronca, prendendo la ciclabile, poi imbocchiamo via Leonardo da Vinci e prendiamo lo sterrato che ci porta alla chiesa di San Lorenzo! Peccato che c’è foschia perché il clima è ottimo e l’avvicinarsi della primavera si avverte nell’aria! Riusciamo ad arrivare in cima senza fermarci, in realtà io si, un fermino l’ho fatto, ho preso un ghiaione e non ho controllato la bici, e mi è toccata la prima ripartenza in salita della giornata, ma questione di un secondo e raggiungo Adriana che mi va in fuga! In cima a san Lorenzo facciamo una discesa inedita per entrambe, seguendo Komoot che ci dice dove girare, imbocchiamo la strada che porta al ristorante Risoldo e tagliamo per il sentiero che porta su via Landa. Discesa fattibile, anche per due principianti, unica difficoltà, una curva stretta in contropendenza con leggera parabolica ma che facciamo senza troppi problemi essendo arrivate giù a bassa velocità per affrontare meglio l’ignoto! Arriviamo su via Landa e seguo la voce di komoot che mi dice di risalire a destra dopo 150 metri. Ero convinta di avergli detto di prendere un altra strada ma evidentemente ho sbagliato qualcosa. Saliamo lungo un single track dritto e dalla pendenza impegnativa (soprattutto per le mie gambe di oggi) e di nuovo mi devo fermare e ripartire, oggi a cosi! Adriana invece è in gran forma e va su senza problemi! e arriva in cima ma… ma siamo tornate da dove siamo venute! Ma noooo.. siamo di nuovo sotto la curva con parabolica.. non era qui che volevo spuntare! ma sono troppo stanca di gambe per discutere con un computer e tornare giù per risalire, cambiamo giro al volo, non c’e problema. Arriviamo di nuovo al ristorante Gilberto e prendiamo via Pradalbino, altra salitina leggera utile per sciogliere 😢😢 ma almeno è in asfalto, e poi finalmente un po di discesa! Al bivio tra via pradalbino e via fenara mi fermo e chiedo ad Adriana se ha voglia di ritentare la discesa dei calanchi di monte maggiore e la risposta è si!! Nonostante mi tocchi un altro po di salita sono molto felice, oggi andiamo piano e proviamo a farla tutta in bici! Su via Fenara io canticchio quanto male mi facciano le gambe per darmi la forza e alla fine arrivo in cima, poi con molta calma prendiamo la via dei calanchi. Per mesi l’anno scorso mi ha fatto sudare freddo al solo pensiero, perciò capisco le difficoltà, nonostante, una volta presa confidenza, in realtà non ce ne siano troppe! E il panorama ripaga di tutte le ansie! Foto e riposino poi scendiamo verso Stiore costeggiando le vigne della tenuta Botti, teniamo la strada asfaltata fino al bar Valservice e qui a destra prendiamo lo sterrato che ci porta sotto san Savino, dietro a crespellano. Da adesso in poi tutta pianura, per mia fortuna! Arriviamo alla colombaia del confortino, e, attraversando la via lunga, imbocchiamo lo sterrato che ci porta ad Anzola costeggiando una vecchia polveriera, e da dietro ad Anzola fino alle Tombe. Ultimi due sforzi, i cavalcavia dopo palazzo Albergati, che sono sempre degli spezza gambe, soprattutto se li fai che già sei finita! Non finiscono mai!! E subito dopo arriva il drittone delle tombe verso Zola che è sempre duro psicologicamente, sembra la route 66 dei film americani, non si vede la fine, pedali pedali, e sembri sempre li, campi infiniti a destra e sinistra, nessun riferimento, nessuna collina, niente! oggi anche contro vento, e Zola resta sempre là, in fondo, un’agonia per le gambe! Poi finalmente si intravede la rotonda dello stradone e si tira un sospiro di sollievo! La piscina è vicina, peccato che oggi non abbiamo le nostre auto ad aspettarci, ci salutiamo ma abbiamo ancora 15 km prima di parcheggiarci con le gambe sotto al tavolo! Bellissimo giro però e compagnia fantastica! Speriamo di replicare al più presto!

Qui puoi trovare la traccia GPX: https://it.wikiloc.com/percorsi-mountain-bike/bazzano-zola-e-calanchi-di-monte-maggiore-97631450