Riserva Naturale Acquerino Cantagallo

 

Un posto dove è uno spettacolo pedalare.

Pedalata nella Riserva Naturale Acquerino Cantagallo, un’area naturale protetta nel cuore dell’Appenino, istituita nel 1998, in un territorio incontaminato e selvaggio, compasto da fitto boschi di faggio e castagno, attraversata da diversi torrenti il cui complesso forma le cosiddette “Sorgenti del Bisenzio” .

Grande vastità di fauna, che vede il Cervo come elemento caratterizzante, poi daini e cinghiali, faine, volpi, martore, tassi, e donnole, lupo e gatto selvatico, nei torrenti si trovano Gamberi di fiume, e la Salamandra.

Decidiamo di partire da Riola di Vergato, e cominciamo a salire in direzione Ponte di Verzuno, lasciando alla nostra destra La Rocchetta Mattei Iil castello  deve il suo nome al conte Cesare Mattei (1809-1896) che lo fece edificare sulle rovine di una antica costruzione risalente all’XIII secolo, la Rocca di Savignano, La struttura del castello fu modificata più volte dal conte durante la sua vita e dai suoi eredi, rendendola un labirinto di torri, scalinate monumentali, sale di ricevimento, camere private che richiamano stili diversi: dal neomedievale al neorinascimentale, dal moresco al Liberty. La salita continua, e raggiungiamo il Lago di Suviana, un lago artificiale nato dopo la costruzione di una diga alta più di 90 metri, costruita nel 1928, è alimentato dal Limentra, costruito dalle Ferrovie dello Stato, per dare energia alla linea ferroviaria Bologna – Firenze. Zone d’acqua queste, troviamo infatti davanti a noi Lentula, piccola località lungo la via Provinciale 24, dove fino a pochi anni or sono, uno stabilimento captava e imbottigliava l’acqua di una grossa sorgente poi commercializzata come Acqua Lentula, un passato di posto di dogana tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio.

Da questo momento entriamo nel territorio più selvaggio,  le località che troviamo davanti a noi, L’acqua, Acquerino, sono località ormai abbandonate, e fino al Passo della Collina non incontriamo praticamente nessuno.

Al Passo della Collina, ci fermiamo a prendere un caffè, nell’ultimo locale pubblico ancora aperto, poiché, dopo la costruzione del Tunnel, tra  Pistoia e Porretta, il traffico automobilistico, è pari a zero. Ora si scende lungo la Porrettana, manteniamo una velocità alta grazie alla pendenza, per poi fermarci a Taviano, dove ci fermiamo in un negozio di alimentari per rifocillarci, mancano pochi chilometri al punto di arrivo, e per evitare il traffico della Porrettana, in prossimità della stazione, giriamo a destra e prendiamo via Berzantina, che ci riaccompagnerà alle auto.

Per un totale di 85 chilometri per 1450 metri di dislivello.